Diabete: un protocollo d’intesa tra le associazioni dei pazienti - A.G.D. Como ODV - Associazione di aiuto ai giovani diabetici -





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Diabete: un protocollo d’intesa tra le associazioni dei pazienti

Argomenti trattati > Fatti e misfatti
Diabete: un protocollo d’intesa  tra le associazioni dei pazienti

Sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Associazione Italiana Diabetici (Aid), la Federazione Nazionale Associazioni Diabetici (Fand), l’Associazione Ricerca Diabete Italia (Arditalia Onlus) e la Federazione Nazionale Diabete Giovanile (Fdg) con lo scopo di unire i nostri sforzi per contribuire allo sviluppo di programmi e di iniziative, nell’ambito del panorama Italiano della diabetologia, atte a migliorare il benessere e lo stato di salute dei cittadini con diabete. “Lo sforzo che ci apprestiamo a compiere con l’intesa – ha detto Raffaele Scalpone, presidente dell’Aid presentando il protocollo d’intesa alla stampa durante il congresso Panorama Diabete in corso a Riccione – è riuscire a far convivere ‘scienza e coscienza’ nell’interesse comune e con il massimo di attenzione da parte delle Istituzioni con le quali siamo chiamati quotidianamente a confrontarci in un Paese, il nostro, con così tante disarticolazioni. Lo scopo del nostro stare insieme vorremmo diventasse anche un nuovo  modo di concepire il ruolo delle associazioni di volontariato, quali noi siamo”. “Il volontario moderno occorre che si interroghi sul futuro – ha sottolineato Albino Bottazzo, presidente Fand – e dunque sul rischio di uno snaturamento o di una possibile estinzione del significato del volontariato  e del diritto,  e sul  significativo fenomeno del volontariato affermatosi in Italia in campo diabetologico. Oggi il fenomeno è sempre più diffuso, è deve  essere  in prevalenza portatore di una cultura diabetologica. Con lucidità possiamo dire che non siamo nati per riempire i vuoti e colmare le inadempienze delle Istituzioni pubbliche, non siamo supplenti per ciò che non funziona. Ci adoperiamo per affermare  i valori dell’uomo, i diritti sociali e sanitari portando nei servizi alla persona, alla famiglia, alla comunità, un supplemento di integrazione”. “Facciamo opera di sensibilizzazione affinchè si diano risposte ai  bisogni emergenti non ancora presenti nella coscienza politica, nelle normative, nella destinazione delle risorse e un controllo di adeguatezza  e omogeneità dei costi, dove è fondamentale un ruolo anticipatorio –ha aggiunto Scalpone – E’ importante che diffondiamo capillarmente la cultura diabetologica con attenzione educativa, sviluppare in modo equilibrato, serio e competente, ma anche forte e deciso,  un ruolo politico sulle politiche sociali e sui servizi nelle Istituzioni a 360°, soprattutto là dove si presentano difficoltà legate a disagi socio economici o territoriali”. “Le tematiche e i rispettivi obiettivi per l’anno in corso – ha concluso Bottazzo – sono scaturiti da queste considerazioni e possono essere così sintetizzati come priorità d’intesa e di azioni delle Associazioni qui presenti:
– Scuola
– Stato giuridico della persona con diabete (legge 104- Invalidità)
– Protezione assicurativa dei soggetti con diabete (Ricerca di una formula di mutuo soccorso assicurativa che possa garantire agli associati prestazioni mediche e diagnostiche  non previste dallo Stato)
– Prevenzione primaria e comunicazione in generale
– Gare nazionali per i presidi che garantiscano uniformità di assistenza diabetologia”.
“La Società Italiana di Diabetologia Sid – ha commentato il presidente della Sid Giorgio Sesti – guarda con grande attenzione alle Associazioni delle persone con diabete e plaude alle iniziative volte a rafforzare azioni congiunte della varie Associazioni che da anni operano in sintonia con Sid. Il protocollo d’intesa sottoscritto dall’Associazione Italiana Diabetici (AID), la Federazione Nazionale Associazioni Diabetici (Fand), l’Associazione Ricerca Diabete Italia (Arditalia Onlus) e la Federazione Nazionale Diabete Giovanile (Fdg) può costituire una preziosa occasione per unificare gli sforzi delle Associazioni allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sulla malattia diabetica e per la difesa del modello assistenziale italiano basato sul team diabetologico come sancito nel Piano Nazionale della Malattia Diabetica. Tale iniziativa appare ancora più significativa alla luce del trentennale della Legge 16 marzo 1987  n. 115,  dedicata specificamente alle ‘Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito’ che rappresenta tutt’ora un esempio originale in Europa, alla quale altri gli Paesi hanno guardato con interesse. La Sid si augura di continuare a collaborare proficuamente con le Associazioni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa, nel rispetto delle reciproche competenze”.
25/03/2017
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