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Lombardia: Associazioni Diabetici ricorrono al TAR

Argomenti trattati > Fatti e misfatti
Lombardia. Associazioni pazienti diabetici ricorrono al Tar contro Regione per gara fornitura dispositivi medici

Il documento inoltrato ieri al tribunale amministrativo punta il dito su numerosi aspetti. Tra i molti, si segnala la “ingiustificata disparità di trattamento” tra malati con diabete di tipo 1 e di tipo 2, le due diverse forme che contraddistinguono la malattia: ai diabetici di tipo 2 viene negata la possibilità di disporre degli strumenti più innovativi e moderni per la misurazione domiciliare della glicemia: i glucometri.

07 LUG - Prosegue la disputa tra Regione Lombardia e le associazioni delle persone con diabete, cui si è aggiunto il Consiglio regionale lombardo dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Oggetto del contendere: il nuovo capitolato del bando di gara per la fornitura di dispositivi medici per pazienti diabetici redatto dall’Azienda regionale centrale acquisti (ARCA). Dopo la gara già sospesa dal TAR prima di Natale, “per la presenza di requisiti e criteri per la scelta dei dispositivi del tutto irrazionali e contrari alle norme tecniche di riferimento e ai pacifici dati scientifici”, Arca ha preparato un secondo bando contro il quale 3 associazioni nazionali, 10 lombarde e alcuni diabetici tipo 2 hanno presentato un nuovo ricorso al Tar.

“Le associazioni delle persone con diabete si sono viste costrette a presentare questo ricorso, dato che Regione Lombardia pur avendo accolte alcune loro richieste, presentate con una diffida stragiudiziale, ha operato una nuova gara che discrimina i diabetici di tipo 2 e gli ipovedenti e non vedenti con diabete. “Il nostro obiettivo deve essere quello di difendere tutte le persone con diabete e non solo alcune”, sostengono i promotori.

Il documento inoltrato ieri al tribunale amministrativo punta il dito su numerosi aspetti. Tra i molti, si segnala la “ingiustificata disparità di trattamento” tra malati con diabete di tipo 1 e di tipo 2, le due diverse forme che contraddistinguono la malattia: ai diabetici di tipo 2 viene negata la possibilità di disporre degli strumenti più innovativi e moderni per la misurazione domiciliare della glicemia - i glucometri adatti alla loro persona e alle loro capacità -, in assenza di ogni ragionevole motivazione clinica o assistenziale. Un fatto grave per tutte le persone con diabete tipo 2, ma soprattutto per quelle che quotidianamente si somministrano l’insulina per curarsi.

Agli ipovedenti sarebbe concessa la possibilità di disporre di un unico strumento basico, mentre non vi è alcuna considerazione per la necessità, da parte dei chi è privo della vista, dell’impiego degli indispensabili strumenti “parlanti”. Il ricorso, inoltre, sottolinea la mancanza di attenzione da parte di Arca alle segnalazioni già avanzate dalle associazioni che, anche sulla base dell’art. 95 comma 7 del nuovo codice dei contratti pubblici, suggeriscono di “prevedere, nel contesto dell’aggiudicazione di un accordo quadro multifornitore, un prezzo fisso sulla base del quale gli operatori possono competere solo in base ai criteri qualitativi”. Ciò permetterebbe di evitare il ricorso a gare d’appalto che hanno come unico risultato la sostituzione forzata dei glucometri e, al pregiudizio dei diritti dei malati, associano - come purtroppo sta già accadendo in altre regioni, ed è stato dimostrato scientificamente in Emilia Romagna - effetti negativi sulla cura della malattia, soprattutto nei più anziani.

07 luglio 2016
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