Discoteca vietata alla ragazza diabetica - A.G.D. Como ODV - Associazione di aiuto ai giovani diabetici -





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Discoteca vietata alla ragazza diabetica

Argomenti trattati > Fatti e misfatti
Discoteca vietata alla ragazza diabetica con lo zucchero in borsa: "Discriminata dall'ignoranza"
All'Old Fashion di Milano. La studentessa 25enne aveva 3 bustine di zucchero e un succo di frutta in caso di crisi ipoglicemiche. "Ho mostrato il certificato come faccio sempre in aeroporto, ma mi hanno risposto 'stattene a casa'. Denuncio per tutti i malati come me"
Accesso negato alla discoteca perché nella borsa aveva tre bustine di zucchero e un piccolo succo di frutta nel tetrapak, nel caso si fosse presentata una crisi ipoglicemica. E' arrabbiata e allo stesso tempo mortificata e infastidita M.F. 25 anni, studentessa, diabetica. Vuole restare anonima ma allo stesso tempo denunciare con forza quel che le è successo perché "non è un fatto personale ma riguarda tutta la comunità di persone che hanno questa malattia e non devono sentirsi discriminati a causa dell'ignoranza altrui". Ha deciso quindi denunciare sul portale diabete.org di essere stata tenuta fuori dalla discoteca milanese Old Fashion dove, mercoledì sera, voleva entrare con alcuni amici per festeggiare la laurea di uno di loro.

"All'entrata hanno fatto dei controlli aprendo alcune borse, tra cui la mia - racconta - quando hanno visto lo zucchero e il succo mi hanno detto che dovevo liberarmene se volevo entrare nel locale. Ho cercato di spiegare che per un diabetico lo zucchero è fondamentale nel caso si presenti una crisi ipoglicemica. Il buttafuori mi ha risposto che, in quel caso, dovevo avere una medicina, che lo zucchero non serve e che comunque potevo farmelo dare all'interno della discoteca". La ragazza a quel punto ha spiegato che quando hai una crisi ipoglicemica devi assumere immediatamente gli zuccheri perché in quei momenti hai il "cervello sconnesso". Ha mostrato persino il tesserino che certifica la malattia: diabete di tipo 1, quello più insidioso che contrai sin da bambino o da adolescente e non si può tenere a bada con la dieta perché ti distrugge il pancreas. Ma non c'è stato nulla da fare. "Molto imbarazzata e mortificata di fronte ai miei amici e alle persone in fila - racconta la ragazza - ho chiesto cosa potevo fare per far capire la mia situazione e il buttafuori mi ha risposto secco: 'Te ne stai a casa'".

La giovane, in lacrime, ha deciso di andarsene, rinunciare alla serata ormai naufragata e i suoi amici l'hanno seguita. Ma "ho voluto raccontare l'episodio per evitare in futuro altre discriminazioni, dovute alla non conoscenza di questa malattia". La ragazza si è sfogata su portalediabete.org e da lì è partita la reazione forte e l'indignazione di tutta la community come spiega Daniela D'Onofrio, che gestisce il portale: "Molti non sanno che l'insulina serve per l'iperglicemia e viene presa, in genere, prima di mangiare. Ma tutti i diabetici gravi portano con sè dello zucchero, succhi o coca cola per le crisi ipoglicemiche, che possono avere risvolti gravissimi, come il coma".

E la discoteca come si giustifica? Roberto Cominardi, gestore dell'Old Fashion insiste: "Chiaramente è un episodio increscioso e mi spiace sia accaduto: ma noi dobbiamo rispettare anche delle norme di sicurezza e alla ragazza è stato detto che una volta dentro poteva andare immediatamente al bar e farsi dare tutto lo zucchero o l'acqua di cui aveva bisogno in modo da averli a disposizione subito in caso di necessità", la sua versione. "Ho già parlato con l'operatore che mi ha confermato quel che è successo anche se nega di aver mai pronunciato frasi poco gentili e tanto meno che la ragazza gli abbia mostrato un certificato", aggiunge Cominardi.

La 25enne dice di aspettarsi però le scuse dai gestori della discoteca, a nome di tutti i diabetici. "Io viaggio spesso - ci dice ancora - e negli aeroporti mostro sempre il certificato per giustificare il fatto che ho bisogno di avere sempre con me una bevanda zuccherata e dello zucchero. Finora non ho mai avuto problemi. Durante la giornata mi capita spesso di andare in ipoglicemia, succede quando hai preso troppa insulina. In quei casi gli zuccheri sono un salvavita, sono 'la medicina'. Trovo ingiustificata tutta questa ignoranza".

Che lo zucchero sia un salvavita lo sottolinea anche il direttore dell'Istituto di Ricerca sul diabete dell'Ospedale San Raffaele e docente di endocrinologia, il professor Lorenzo Piemonti. Dal suo profilo Facebook ha voluto spiegare al gestore dell'Old Fashion come stanno le cose. "Uno sbaglio non corretto può condurre alla morte: questo è il motivo per cui tutti i pazienti con diabete di tipo 1 portano con sé, come farmaco salvavita, lo zucchero o un succo di frutta. Non solo perché lo raccomanda il medico, ma anche perché dopo aver sofferto di un abbassamento grave dello zucchero del sangue ci si rende conto di quanto possa essere importante averlo a disposizione immediatamente ai primi sintomi.

"Non credo - scrive l'endocrinologo - che quanto successo sia la conseguenza di
una volontà malvagia o vessatoria nei confronti di qualcuno, ma semplicemente la conseguenza di ignoranza. Siccome l'ignoranza non è da considerarsi un difetto in assoluto ma viceversa è una opportunità importante per aumentare la conoscenza, sarebbe bello magari cogliere l'occasione per sensibilizzare la comunità sull'importanza di questa malattia visto che a breve, il 14 novembre, sarà la Giornata mondiale del diabete".
11/11/2017
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