Regione Lombardia, il governatore Fontana: «Ora si cambia. Risparmio del 30 percento - A.G.D. Como ODV - Associazione di aiuto ai giovani diabetici -





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Regione Lombardia, il governatore Fontana: «Ora si cambia. Risparmio del 30 percento

Argomenti trattati > Fatti e misfatti
Regione Lombardia, kit per diabetici: lo scandalo dei 200 milioni sprecati in sei anni. Il governatore Fontana: «Ora si cambia. Risparmio del 30%»
Contromisure urgenti per tagliare i costi. E vengono avviate verifiche interne per i ritardi della gara.
Contromisure urgenti di Regione Lombardia per risolvere lo scandalo dei kit per diabetici che hanno fatto buttare al vento 200 milioni di euro in sei anni per incapacità della pubblica amministrazione. L’obiettivo è un risparmio complessivo di oltre il 30% rispetto alla spesa attuale.

Dopo la denuncia delCorriere, il governatore Attilio Fontana entra a gamba tesa per dare un taglio agli sprechi che si sono verificati a partire dal 2013, fino a oggi, nell’acquisto di lancette pungidito, aghi-penna e siringhe da insulina, in sintesi ciò che serve ai 470 mila diabetici lombardi per tenere sotto controllo la malattia. Il problema è che la gara pubblica necessaria per strappare prezzi decisamente più bassi si è trascinata senza nessun esito concreto per troppo tempo: così i dispositivi per l’autocontrollo del diabete — con costi tutti a carico del servizio sanitario nazionale — hanno continuato a essere forniti ai malati tramite un accordo con le farmacie senza alcuna concorrenza sul mercato, come avviene in Liguria, Emilia Romagna e Toscana. Adesso la svolta, con la gara aggiudicata definitivamente e il completamento delle procedure collegate.
Il provvedimento
Il governatore Fontana assicura: «Da febbraio 2019 Regione Lombardia potrà rifornirsi dei kit per diabetici con un risparmio complessivo di 75,7 milioni di euro in tre anni (ossia 25,2 milioni annui, ndr)». I pazienti andranno avanti a ottenere in farmacia i dispositivi per tenere sotto controllo il diabete, ma con prodotti acquistati centralmente da Regione tramite la gara pubblica condotta dalla sua Centrale Acquisti (Arca), senza più di fatto il ricarico delle farmacie. I nuovi prezzi sono: 0,038 euro per ciascuno dei 102 milioni di ago-penna contro i 0,106 precedenti; 0,117 euro per i 128 milioni di strisce di controllo della glicemia contro i 0,435 di prima ; e 0,016 euro per i 114 milioni di lancette pungidito contro i 0,090 spesi finora.
I risparmi
Un dossier del 26 settembre dell’Autorità nazionale Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone fissa la spesa annua della Lombardia per i kit dei diabetici a 78 milioni di euro annui, pari a 166,5 euro a paziente, ma — viene rimarcato — i costi potrebbero essere tagliati dal 22 al 40% a parità di qualità di cure e senza incidere sulla gamma dei prodotti offerti ai malati tramite il servizio sanitario nazionale: «L’analisi dimostra che le marcate differenze di prezzo riscontrate sostanzialmente non dipendono dalla presunta qualità del prodotto (ossia dalle specifiche marche dispensate) — scrive l’Anticorruzione nell’indagine condotta a livello nazionale —, ma dal grado di efficienza del processo di approvvigionamento delle diverse Regioni». Il risparmio di Regione Lombardia ora finalmente si avvicina al massimo spuntabile per l’Anticorruzione.
I controlli
Il risultato è stato ottenuto dopo che il governatore Fontana si è mosso per fare uscire dall’impasse le procedure di gara: «Ci sono stati intoppi amministrativi e burocratici — dice — sui quali abbiamo deciso di avviare un audit interno». Ci sono voluti due anni per organizzare la prima gara d’appalto poi annullata dal Tar (10 ottobre 2013 - novembre 2015); altri sei mesi per la seconda (15 aprile 2016), ancora una volta bloccata; da allora la firma del contratto per la fornitura dei kit ai diabetici è slittata di anno in anno («L’aggiudicazione — scandisce Fontana — è stata rallentata da 11 ricorsi, di cui 7 al Tar e 4 presso il Consiglio di Stato, tutti vinti dalla nostra Centrale Acquisti»).
Scelte e Corte dei Conti
I pazienti potranno scegliere tra 11 tipi di prodotti contro i 46 attuali, senza che venga intaccata la qualità: «Il cittadino sarà libero di scegliere — assicura Fontana —. Sarà mia cura assicurare che i malati vengano informati e aiutati ad utilizzare i nuovi dispositivi senza subire alcun tipo di disservizio. Le farmacie, oggi circa 2.900 sul territorio lombardo, continueranno a fornire la loro attività capillare di distribuzione senza variare l’attuale modello di erogazione al paziente». Sono cinque le aziende risultate vincitrici: Artsana e Menarini, per aghi per penna e lancette pungidito; Ascensia, Beurer e Abbot per il sistema di monitoraggio della glicemia.

18/10/2018
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